13/01/13

Blues dell'uomo di legge

13/01/13
Ho un amico avvocato svenuto per troppa virtù, è un prodotto perfetto della schiavitù liberal-capitale. Lui è un buono si vuole ammazzare di lavoro per potersi pagare un bel funerale e non pesare sui conti correnti dei parenti che lo piangeranno. Mi scappa, di corsa, non molla un istante la borsa di pelle con i documenti: è piena di eventi, avventi, parenti serpenti, divorzi, di diversi vizi e di malefatte di tizi che sanno soltanto invocare pietà sul suo sangue di povero praticante. Però non è giusto - vorrei spiegargli - che lotti allo stremo per gente che non c'entra niente con quel che sarà la sua felicità che per ora è virtuale "ma appena sarò sistemato, vedrai che li manderò tutti a cagare ed allora davvero coi soldi potrò ricomprare un poco del tempo sprecato".

12/01/13

Pigrizia

12/01/13
Cos'è poi passare a casa un sabato pomeriggio immaginario festoso giorno e vedi le immagini e immagini come sarebbe però non ti alzi e non esci cresci così in senso di responsabilità o codardia che spesso sono sovrapposte come nel sesso. Era più facile una volta ma non ricordi quando e quanto si spendeva per due birre ed un panino ed ora non fai che ignorarlo seduto davanti a te stesso lo specchio non serve ti vedi nei volti che scorrono su schermi ultrapiatti i fatti son questi e non osi nemmeno pensarli non osi cambiarli e ti dici che sei responsabile invincibile molto più malleabile di quando integralista non volevi mai il tuo nome sulla lista della discoteca ed andavi soltato ai concerti ska punk dentro agli scantinati. Sei vecchio come il mondo che hai intorno e sei stufo non vuoi più ripetere quella litania postdatata della gioventù perchè non sei tu oramai e nella libreria ci rivedi soltanto la tesi di laurea e testi di vecchia poesia minimale però meno male che ancora ti resta qualcosa da leggere mentre volano ore leggere e ti stacchi come un petalo spicca e ti adagi leggendo la vita che resta.