09/05/11

Alba

09/05/11
Le albe fabbricate accidentalmente come piega degli eventi in riva al mare
spalancando fino in fondo le nostre bocche affamate di smog sentimentale
multimediale era l'amore affascinato dai promoter in tivù, se non ci sei attorno al fuoco dove dormi tu?
Ma tu eri di un altro uomo ed io passeggiavo in piazza Duomo in attesa degli eventi.
C'era un corteo di neofascisti in reggipetto e cinesi che vendevano borsette contraffatte,
cappelloni che facevano ritratti a pagamento, c'eran morti sul cemento delle case popolari.
Che cos'è quest'accozzaglia di parole? Sei lo specchio di un amore senza nome, fluttuante e intraprendente
io non sono se non scappo tra la gente per nascondermi agli stormi di gabbiani appollaiati sui guardrail. Sei la storia che non riesco a raccontare, che mi pulsa tra le mani
che domani non sarai se non nei sogni affusolati che confondo sempre più con la realtà.
La realtà che è qui davanti, il mio paese non mi piace e non vorrei
ma non trovo più un motivo per restare
se non tu ed io un'altra notte
a fabbricare un'altra alba, un altro giorno da ricordare.